Nov 20, 2009

Media cinesi: stranieri che parlano cinese


Si chiamano Cao Cao, Ai Hua, Da Long, Da Hua e sono la nuova ondata di laowai del tubo catodico, gli esperti della cina, gli occidentali che capiscono, con tutti i limiti che i barbari nasoni possono, la Cina e mostrano quanto la madrepatria sia moderna e integrata nel villaggio globale.

Ma che nelle loro esibizioni
sconfinano molte volte nel ridicolo e nel patetico.La sensazione e´una sensazione di artificiosita´,non sono naturali, spontanei e sembrano lo facciano solo per compiacere la massa dei cinesi che vogliono vedere "l occidentale " che parla cinese.
Ovviamente per la TV cinese avere uno straniero all´interno era fino a poco tempo fa un salto di classe rispetto ad avere una trasmissione composta solamente da cinesi.

Anche se poi i cinesi, nei riguardo di queste "star" e comunque deglii occidentali in generale, sono initerrottamente preda di sentimenti ocntrastanti che spaziano tra l´ammirazione per il loro cinese alla diffidenza, tra il vedere nell´occidentale un esperto in tutto quello che fa e il
white trash (spazzatura bianca) sovrapagato, che nel proprio paese non troverebbe uno straccio di lavoro, che sa solo insegnare la sua madrelingua e molte volte e´pure un immorale (vedi chinabounder):n el caso degli occidentali della TV, che sa solo parlare cinese ad un livello decente.




Oltre al al mitico Da Shan(大山) ci sono anche:




Cao Cao





Cao Cao alias Jonathan Kos, di nazionalita americana,arrivo´ in cina con una discreta esperienza da attore...Ora è famoso in Cina come attore in ruoli del "personaggio bianco" che spaziano dal fanatico dei computer al dirigente spietato, dal diplomatico educato al perfido soldato inglese etc…”.





Ai Hua 爱华



Ovvero “Amo la Cina”(significato di Ai Hua) ovvero Charlotte MacInnis.




大洋Da Yang

Ovvero per la serie " sei un fallito nel tuo paese, prova con la Cina!"
E infatti David Williams, alias Da Yang, dopo sette frustranti anni a Los Angeles tentando di diventare attore ma "rimanendo sempre e solo ai lati della scena",come lui afferma nel libro, decise di provarci nel paese di mezzo.

Gli andò bene. In tre anni partecipo ad una decina di film, apparve in una dozzzina di telefilm cinesi e spettacoli vari. Attore, presentatore tv, cantante cinese pop e recentemente anche scrittore (...) Da Yang ha recentemente scritto un libro,pubblicato dalla Foreogn Language Press di Pechino.

Nel suo libro, in parte autobiografico, Da Yang consiglia ai suoi compaesani di trasferirsi in Cina, poiche la Cina e´il "shangrilla" dove i sogni si possono avverare, dove i poliziotti sono amichevoli, le strade sicure e i cinesi sono gentili,amichevoli e sorridenti.
In un esaltazione fanciullesca per il "nuovo mondo" che ricorda molto i racconti dei colonizzatori del secolo scorso, Da Yang continua parlando della sua vita, della facilità di fare i soldi, della vita notturna e della facilita di conoscere (anche in senso bibblico) le cinesi,ignorando che le sue conquiste irriterebbero la maggior parte dei cinesi. Tutto costa poi un quarto se non meno della vita in America!Cosa si puo volere di più!
Non perdendo occasione di mostrare la propria superificalità e ignoranza, Da Yang arriva ad affermare che lui magicamente la Cina la conosce. A Da Yang interessa poco o niente che la Cina sia o meno un shangrilla per i cinesi stessi.






Da Long大龙


Da Long, ovvero Andrew Ballen un imprenditore di successo nel mondo dei media, ma famoso nella comunità straniera in Cina sopratutto come conduttore CCTV 9 (il canale in lingua inglese) di un programma "culturale", in cui Da Long gira per una Cina piu´ pattinata del National Geographic.


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