Oct 12, 2008

798



Progettata in stile Bauhaus all’inizio degli anni ‘50 da architetti della ex DDR, per oltre trent’anni, Jiuxianqiao e’ stata una delle prime zone per la produzione di materiale elettronico in Cina. Caduta in disuso verso la fine degli anni ’80 ,come molte altre zone industriali di epoca maoista, era destinata alla demolizione, ma per ragioni affettive o per uno scarso interesse degli investitori le fabbriche abbandonate furono risparmiate.
In poco tempo, la zona divenne meta di un pellegrinaggio di artisti alla ricerca di spazi e liberta’ all’interno della metropoli.
Il primo passo che portò alla crezione di quella che oggi è Area 798 risale a quando alcuni artisti dell’Accademia di Belle Arti di Pechino decise di prendere in affito degli spazi all'interno da adibire a laboratori di scultura. Questi aree in disuso vennero affittate all'interno del complesso 798.
Negli anni '50, le fabbriche adibite alla produzione, venivano numerate in stile militare: oltre alla 798, c’erano la numero 718, 706, 707, 751, tutte vennero poi successivamente raggruppate sotto la denominazione “Unione fabbriche 798”.

Il lancio definitivo a laboratorio artistico avvenne pero’ nel 2000, quando Robert, un americano appassionato di cultura cinese aprì una libreria d’arte, usufruendo dello spazio di un ex mensa operaia. Due anni dopo, con la presenza degli artisti Xu Yong e Huang Rui, 798 iniziò a trasformarsi in un vero e proprio centro d’arte. Sempre piu’ artisti vi si trasferirono a vivere e lavorare sotto la spinta di Robert, Xu Yong e Huang Rui.

Agli inizi del 2002, tutti gli edifici principali del complesso, alcuni sopra i 1000 metri quadri, vennero dati in affitto ad artisti singoli o a a gruppi. Furono in molti a rendersi conto delle potenzialità della zona dopo che la prima grande mostra d’arte venne organizzata all'interno : la zona comincio’ ad attirare non solo artisti, ma anche imprenditori nel settore dei servizi, dell’arredamento di lusso e del vestiario che piano a piano affittarono uno a uno tutti gli spazi dell'area.
Attualmente il complesso 798 è costituito da circa 20 mila metri quadrati completamente dedicati all’arte, con studi che fungono da palcoscenici ideali per esibizioni e seminari di vario genere. I ”coloni”dell’area parlando di 798 la paragonano al distretto di Soho a New York dove le fabbriche vengono conservate nella loro stato originario senza venir modificate.
Maggio 2004 fu un mese particolarmente intenso di attivita’ per il centro che ospito’ il primo festival interamente dedicato all’arte, e trentina di attivita’ culturali varie: esposizioni d’arte visionaria e sonora accompagnate da concerti, danza, teatro, performance d’arte, mostre di design e architettura. Vennero organizzati anche 4 film festival ed 8 mostre fotografiche con oltre 200 artisti.
Fu proprio in quell’anno che l’arte cinese iniziò a farsi conoscere ad un’audience sempre piu internazionale.Parallelamente al suo sviluppo artistico, l’area ha visto anche crescere il proprio valore economico, cosi’ quella che in origine era un’area dismessa all’ombra dei bulldozer viene ora valutata cifre nell’ordine dei miliardi di Rmb. Questo vertiginoso aumento di valore dell’area ha causato un aumento degli affitti, ma i problemi per 798 non sono finiti perche’ si fa sempre piu’ concreata l’intenzione del governo della citta’ di creare una nuova zona industriale per la produzione di componenti elettronici.
Che l’intenzione di costruire una zona industriale sia reale o un progetto nel cassetto di qualche burocrate poco interessa al momento agli abitanti della zona, quello che piu’ gli preoccupa sono gli aumenti degli affitti.I primi artisti che si trasferirono all’interno dell’area rimpiangono l’atmosfera di intimita’ e tranquillita’ che vi si respirava quando 798 non era ancora un palcoscenico, ma soltanto un villaggio di piccoli laboratori d’arte.
Da sempre contrari all’apertura della zona al pubblico, la loro unica intenzione era quella di contribuire alla sopravivenza della fabbrica stessa con uno spazio dove creare in liberta’. Huang Rui, recentemente tornato dal Giappone e’ uno dei componenti del “team di artisti” autori dell’album fotografico intitolato “798 a Pechino”. Ogni artista dell’area 798 e’stato coinvolto in questa raccolta fotografica che si prefigge lo scopo di preservare il patrimonio artistico rappresentato da 798. Lo stesso Robert e’ stato coinvolto con la funzione di mediatore tra gli artisti e i proprietari delle fabbriche.La proprietaria di una boutique della zona e’ sicura che l’area non verra’smantellata. ”Le olimpiadi sono alle porte e Pechino dovrebbe avere propri spazi dove poter esibire al meglio l’arte contemporanea di cui e’ ricca! Chiunqua cerchi di demolire quest’area verra’ sicuramente ricordato come un criminale!” E aggiunge, “…la gente che vive e lavora a798 si sente in dovere di fare qualcosa per preservare la zona!”
In un area di 100 metri quadrati per 10 metri d’altezza vive e lavora la coppia di artisti Sun Yuan e Peng Yu”, furono tra i primi ad affittare uno spazio all’interno di 798. Per questi come per altri artisti della zona, 798 e’ ormai nel vero senso della parola casa loro, un posto dove vivere per l’arte. Quasi ogni giorno giornalisti e curiosi bussano alla loro porta chiedendo di dare un occhiata. Dice Peng Yu:”non riesco proprio a capire cosa si aspettano di trovare o perche’ ritengano che la nostra vita sia di dominio pubblico”.

Chiedendo a Sun cosa ne pensi della possibilita’ che l’area venga smantellata risponde in modo pragmatico definendosi un pellegrino di passaggio e che in fondo un posto vale l’altro.Non molto tempo fa erano infatti iniziati dei lavori di smantellamento, sospesi improvvisamente a tempo indeterminato.“Non lascero’ il mio laboratorio fino a che i bulldozer non arriveranno proprio di fronte alla porta di casa!” Un commento di un artista che riassume al meglio i sentimenti della maggior parte degli artisti dell’area.

2007


Links:

La Repubblica su "798"

Jet Log su "798"

Wikipedia (in inglese)

Luxflus su 798

No comments: