Nov 27, 2009

Differenze tra i barboni in Occidente e quelli in Giappone

Dal Blog.sina


Anche i mendicanti o barboni, sono una parte della società, anche loro sono uno specchio della realtà sociale e culturale di un paese. Dal loro abbigliamento, comparando quelli occidentali a quelli in Cina si potranno certamente notare delle differenze culturali.

I barboni in Giappone e quelli in occidente subiscono l´influenza di quella cultura ed e´infatti nello stile di vita che le differenze sono piu´ visibili.


Questo scritto raccoglie un’indagine sulla loro vita e contemporaneamente cercherà di analizzare il fenomeno.


Complessivamente il numero dei mendicanti o barboni, sembrerebbe superiore in Giappone. Essi vivendo spesso assieme, in gruppi piu' o meno numerosi, sotto i ponti della metropolitana, nei sottopassaggi e sotto le strade sopraelevate, tendono ad organizzarsi in vere e proprie bande dedite all'accattonaggio.


In occidente invece, i barboni sono certamente meno in numero e generalmente non si riuniscono in gruppi.




Continuando a osservare le differenze, salta subito all’occhio che i barboni giapponesi sembrino possedere un’enorme quantità di oggetti, una miriade di cianfrusaglie, oggetti vecchi e d´arredamento che non si sa dove gli abbiano raccattati, molto probabilmente trovati

nella spazzatura. Borse in stoffa o polipropilene e scatoloni di cartone, sono gli articoli piu´ amati dai barboni giapponesi. Facili da portare in giro, possono venire usati come letti, per erigere la propria "casa": usando i lati del cartone per le mura e la borsa in stoffa come tetto.

Nella foto in alto si può vedere la proprietà privata di un barbone giapponese, effettivamente nel segno della migliore tradizione della società rurale asiatica : c´e´ la proprietà e ci sono gli affari.


L´equipaggiamento dei barboni in occidente è generalmente più semplice e questo si potrebbe spiegare probabilmente come un possibile retaggio di un passato nomade.

I barboni in Giappone hanno bisogno addirittura di un carrello per poter trasportare in giro la propria casa, mentre in occidente si carica tutto su una spalla.






Nella foto in alto una stranezza della città australiana di Cairns. A parte i pochi oggetti personali notate la bandana che usa per bendarsi la testa? Se riuscissi a vederlo di fronte potresti pensare che si sia vestito intenzionalmente da hippy degli anni 60-70.







Viceversa per quanto riguarda i barboni in Giappone, non c'è alcun stile di cui valga la pena parlare, essi infatti indossano soltanto comuni abiti in stile occidentale.

Quelle vesti sono esattamente come chi le porta: entrambi appartengono allo strato sociale più basso della società industriale..






Dando un altra occhiata ai barboni in occidente, sebbene tutti hanno i peli della barba molto lunghi, ma all occhio non danno un impressione di sporcizia,sembrerebbe che ogni pelo sia stato ordinato e pettinato..

Questo mio caro amico, guardandolo mi ricorda veramente Karl Marx. La prima volta che notai questa somiglianza mi venne da chiedermi:” ma se Marx all´epoca non avesse avuto l´aiuto di Engels, sarebbe magari potuto finire allo stesso modo?”

Questo barbone sorridente e bello panciuto dalla barba bianca che compare nella foto in alto e´un´altra sintomatica differenza tra l´oriente e l´occidente. In occidente ci sono barboni anche estremamente grassi, in Giappone e´ al contrario molto difficile.


In Giappone i barboni sono spesso solanto pelle e ossa, d’aspetto smunto proprio come quello raffigurato nella foto in alto.

Da un lato il fisico degli occidentali e´di per se gia estremamente robusto e il dall’altro l´alimentazione dei barboni occidentali e´molto migliore di quelli giapponesi. Perciò se vuoi fare il barbone o mendicante, non farlo in Asia. O altrimenti a Singapore, ma devi prima presentare domanda apposta ad un ente specializzato per ottenere una licenza di vagabondaggio.

In Giappone puoi solamente farlo da pelle e ossa, non riuscirai mai a ingrassare.







La casa di un barbone sotto una strada sopraelevata in Giappone


Nov 25, 2009

La testimonianza di un operaio cinese

Una discussione recentemente aperta su MOP ha attirato l'attenzione non solo degli utenti di MOP (al momento attuale, la discussione ha avuto 20 pagine di commenti) ma anche del sito CHINAHUSH




Da MOP




"Sono un lavoratore migrante "subacqueo" e prima d´ora non avevo mai espresso la mia opinione pubblicamente su un forum."


潜水: "Subacqueo" in questo caso indica " nascondersi "ed e´una parola che fa parte del gergo d’internet che indica chi naviga tra un forum e l´altro limitandosi solo a leggere, senza mai partecipare attivamente alla discussione. Proprio come il subacqueo che rimane sottacqua tutto il tempo, senza mai lasciare la propria testa spuntare fuori dell’´acqua.



" Per un certo periodo mi sono sempre sentito avvilito, frustrato, pieno di complessi d’inferiorità, per essere uno di quei lavoratori migranti che dalle campagne finiscono a lavorare nei cantieri delle grandi città.


Forse poiché studiai due anni in una scuola professionale, il nostro manager Yang decise un giorno di affidarmi l´ incarico di fotografo del team, e cosi ebbi l´occasione di scattare delle foto.


Noi lavoratori migranti delle campagne per la società´siamo soltanto persone di bassa qualità´.Lo riconosco, siamo persone che vivono nell’ultimo scalino della scala sociale. Nonostante siamo spesso al centro dell’´attenzione pubblica, rimaniamo una classe sociale svantaggiata, debole: l´ultimo gradino della scala sociale.

Ma adesso non sono più avvilito, poiché anche noi siamo esseri umani, anche noi possediamo un orgoglio e tutti questi grattacieli e palazzi sono stati costruiti grazie al nostro sangue e al nostro sudore.

Ora non mi sento più inutile, in effetti anche noi lavoratori migranti siamo esseri umani e siamo orgogliosi di tutti questi palazzi e grattacieli che sono stati costruiti grazie al nostro sangue e al nostro sudore. Anche noi possediamo un educazione,siamo in grado di scrivere su un forum e sappiamo comportarci.

Ho scritto questo post con l´ intenzione di fare capire ad ognuno di voi come noi costruiamo questi palazzi e anche per mostrarvi un po´ come viviamo.


Questa foto e´stata scattata sul lavoro, la persona nella foto non sono io. Io sono un operaio carpentiere in metallo, lui e´ un operaio addetto alle strutture e si chiama Wang Zhiqiang. Che cosa fa un operaio alle strutture, lo spiegherò piu´ avanti.


Il luogo in cui lavoriamo e´Sanya, nella provincia dello Hainan. Il paese da dove viene Wang Zhiqiang e´Leshan (io sono di Suining). Lui e´ da un anno e mezzo che non torna a casa. Sua moglie e suo figlio vivono ancora nel paese e a lui mancano molto entrambi. Quando e´ora di pranzo generalmente andiamo tutti in mensa a mangiare, tranne che lui. Lui si porta il pranzo dietro e si siede da qualche parte all’´interno del cantiere, rimanendo poi a fissare l´oceano per tutto il tempo, pensando alla sua famiglia.

Adesso una foto di me al lavoro, e´ il "Lao" Hu ( "lao" che in cinese significa vecchio e´un´appellativo che viene usato dai cinesi davanti al cognome della persona che si vuole chiamare per esprimere rispetto, generalmente usato per gli amici ) che me l´ha scattata.
La mia testa non entrava quasi nella foto.

Ho 24 anni, ho frequentato la scuola media scegliendo poi di fare l´operaio, il lavoro disponibile per noi lavoratori migranti. Il nostro cantiere e´a Sanya, nella provincia dello Hainan, una bellissima città ~~~ Ho sempre amato l´oceano fin da piccolo e mi piace Sanya, l´oceano quello vero, da alle persone un senso d’ampiezza di vedute, di speranza.



Quanti di voi sono curiosi di che sensazione si prova ad essere a più di 100 metri d´altezza, su un palazzo in fase di costruzione?


In realtà´ci sono molti stadi nell’´aggiunta dei piani ad un palazzo, io sono un operaio carpentiere in metallo, e´un lavoro importante, il lavoro di rinforzare le travi portanti e questo deve essere fatto per ogni piano dell’´edificio.




Sono molto preoccupato per mia madre poiche non gode di buona salute e quest´anno, proprio in questo momento, nel mio paese natio sta´ facendo un gran freddo.

Io sono qui a Sanya, che e´ una delle citta tropicali della Cina ed e´ in effetti molto caldo. Sfortunatamente sono in grado solo di costruire edifici, ma non posso permettermi di comprare una casa! Prendi ad esempio questo edificio su cui sto lavorando, il Phoenix Island Health Resort. Ho sentito dire che costera´ 80,000 yuan al metro quadrato (7,812.08 EUR). Non sarebbe bello se potessi chiamare mia madre e farla vivere li? Ma il mio stipendio e´ di appena 1600 yuan al mese e cio´vuol dire che se lavorassi senza mangiare e bere, mi ci vorrebbero quasi 5 anni per potermi comprare appena un metro quadrato.

ahhh~~ si e´ fatto molto tardi ,sono stanco,domani devo lavorare. Grazie a tutti per le vostre risposte, questo post e´soltanto tedioso...mi manca la mia famiglia e basta....penso a mia madre.




(Lui e´un operaio di struttura, e´ un mio compaesano, si chiama “fratello Wang”. E´stato lui a mostrarmi questo lavoro)



Sanya e´in effetti un luogo meraviglioso e la nostra ditta sta´ realizzando il piu´bell´edificio

della citta´che si chiama Phoenix Island !

Questa foto e´stata scattata all’´entrata principale del cantiere. Quando sara completato sara´ esattamente come nella foto! L´edificio principale e´alto 200 metri. Non e´straordinario!?!

Molti pensano che I lavoratori migranti mangiano wotou(pane di grano al vapore) e bevono l´acqua della zuppa---in realtà le cose sono cambiate, non posso parlare per chi lavora in altre regioni della Cina ma noi qui mangiamo veramente bene. C´e´ manzo e pesce….Questa e´una delle sei mense che abbiamo. Poiché ci sono tre turni, la portata principale verrà preparata tre volte al giorno.



Per quanto riguarda la nostra vita “intellettuale” non e' neanche come gli altri pensano. La notte la passiamo in una baracca: chiacchierare e masturbarci sono le nostre uniche attivita' Quando ci riposiamo, guardiamo la tv su una tv a 42 pollici ad alta definizione. In questo posto , noi lavoratori migranti, conduciamo una vita normale,come tutti gli altri.

Wang Meili e´di Lesan nel Sichuan, e´lei che da 5 anni fa funzionare l´ascensore.Ogni volta che devo usarlo lei si fa venire in mente qualcosa per attaccare discorso con me. Nei suoi confronti non posso dire che mi piaccia, ma non la detesto nemmeno.Tuttavia non mi piace i libri che legge.Lei legge sempre libri pirata che parlano di omicidi e storie d´amore.Il suo lato romantico mi meraviglia non poco considerando che pesa 90kg!





Quest’ascensore e´posizionato all’esterno dell’edificio ed e´comunque molto sicuro con delle doppie porte.Il momento più´ bello e´finire la giornata.Quando suona il campanello, aspettando l´ascensore…e ogni volta Wang Meili incomincia a guardarmi. Sono semplicemente felice, poiché´ anche per oggi abbiamo finito di lavorare.

Ogni volta verso mezzanotte, prendere l ascensore per andare giù al pianoterra, facendosi 100 metri, dall’´ultimo piano al piano terra,sentendo la brezza dell’´oceano sul proprio corpo sudato e´una sensazione che mi fa´ sentire veramente bene. Ci sara´qualcuno che fara delle battute,che raccontera´delle barzelette spinte a Wang Meili che poi diventera´rossa in faccia e ci accusera´di non avere moralita´.


Non credo che I lavoratori migranti siano poi cosi tristi,. Ogni edificio in Cina esiste grazie al nostro sudore. Non esisterebbe alcuna citta´ cosiddetta “moderna”, senza di noi.



In cima al palazzo, nell´ascensore, guardando il panorama notturno di Sanya: veramente mozzafiato!

Tornando nel dormitorio



In realta´un luogo per farci la doccia ce lo abbiamo ,ma "zio" Yu (zio e´un appellativo usato dai cinesi davanti al cognome, per chiamare qualcuno che potrebbe avere l´eta´del padre ) dice che e´abituato a farsi la doccia cosi, all´aperto, e che lo fa anche a casa sua.






"Perche nelle foto i lavoratori migranti indossano caschi di protezione bianchi e rossi e nessuno indossa il piu´comune casco di colore giallo?"


I caschi gialli sono per i leaders, quelli della ditta di costruzione e loro ricevono uno stipendio mensile, mentre noi veniamo pagati ad ore: lavori un giorno e ti pagano un giorno. Se poi ti ammali non vieni pagato.
Ciononostante chi indossa un casco giallo non necessariamente e´una persona cattiva, anzi. Il manager Yang per esempio, e´un casco giallo ed e´ il primo che arriva in cantiere e l´ultimo che se ne va. E´da due anni che non torna a casa. Lui e´responsabile per la qualita´nel cantiere.
Un giorno lo vidi piangere, seppi subito che era perche gli mancava la sua famiglia.

In questi giorni dalle mie parti ha fatto veramente freddo ma qui il tempo e´rimasto tipico per la zone e fa veramente caldo.

Di notte generalmente guardiamo tutti assieme la TV, il programma piu visto qui non e´il tiggi, non abbiamo il diritto di preoccuparci degli affari del nostro paese, siamo piu interessati alle condizioni metereologiche che seguono le notizie. Qui di noi si comincera poi a chiacchierare riguardo al tempo che fa nella nostra regione, sospirando per un po e poi si andra´a dormire.


Lele e´il figlio di Lao Wang e non sorride mai. Questa e´la foto piu´ sorridente che sono riuscito a farli, intento a giocare al cavallo immaginario.
Questo e´il cortile nel retro dove i lavoratori migranti servono altri lavoratori migranti (noi). Lele e´cresciuto qua´ , da quando aveva 2 anni: ora ne ha 4.


Questo e´ Lele normalmente




In realtà ci sono anche delle donne qui, ma loro non salgono ai piani. Fanno i lavori di trasporto al piano terra. La moglie di Lao Wang si trasferii qui il mese scorso e lei fa si occupa proprio di questo. E´molto bella, ma su Phoenix Island c´e´ molto vento e quindi si e´coperta in questo modo…Per quanto riguarda il suo casco giallo le venne dato dal manager Yang poiché erano gli unici rimasti.

Questo posto non ci appartiene, ma poiché stiamo costruendo un´edificio possiamo ammirare il più bel oceano del nostro paese, senza neanche spendere un centesimo.


Tornando al lavoro, ho ottenuto questa foto dal computer del manager Yang. Questo e´come sarà l´edificio una volta completato. Ho sentito dire che le vendite inizieranno già da dicembre (di quest´anno). 80mila al metro quadrato. Io ho lavorato qui per due anni.

Se non mangio e non bevo posso permettermi di comprare 0.45 metri quadrati. Non capisco...Quanto deve lavorare uno come me per potersi permettere una casa?

Nel mezzo della notte furtivamente connesso alla rete e sono stato per questo criticato. Ci sono molti computer qui, ma io non ne ho uno mio. La maggior parte dei notebook sono di marca Shenzhou e la maggior parte sono usati per giocare ai quei giochetti che ci sono gia dentro windows. Ne ho preso uno in prestito dal mio compagno di stanza Wang. La sua famiglia e´ piu benestante della mia.





Poiché siamo su un´isola, all’ interno del cantiere abbiamo anche un piccolo negozietto che vende frutta, sigarette e bevande. Vado la ogni tre giorni e ogni volta compro un pacchetto di Hongmei (un pacchetto a Pechino costa circa 2 RMB, 0.2 centesimi di euro) , qui tutti fumiamo questa marca: costa poco.

La proprietaria del negozietto ha un debole per me e anch’io ho un´ottima impressione di lei. Per un certo periodo di tempo, ogni volta che mi masturbavo pensavo a lei.

Qualche volta successiva che mi masturbavo due o tre volte a notte, pensando a come lei mi avrebbe trattato bene.

Poi un giorno proprio mentre avevo finito di masturbarmi venni chiamato per il turno di notte, in piu´ il stare seduto sul freddo metallo e la brezza ghiacciata dell’oceano mi fece ammalare. JJ (un gergo che indica i genitali) non funzionavano piu´. Dopo quella volta rinunciai a quella cattiva abitudine della masturbazione. Quando mi viene voglia guardo l´oceano sconfinato respirando profondamente e poi sono apposto.

Lei(la proprietaria del negozietto) usa un notebook della Lenovo.

Sono nato di salute cagionevole. La prima volta che venni qui ebbi un paio di volte febbre alta. Una volta dopo essermi ammalato mi nascosi dietro un tubo di cemente e dormii per un giorno intero. Qualcuno mi trovo´ e mi porto´all´ospedale.Ora non mi ammalo´più´,sembrerebbe che il lavoro sia la migliore delle cure. Sono più´in forma di prima.
Quest’e´il dormitorio visto dall’´alto.

Oggi sono stato criticato dal nostro leader che mi ha detto che non avrei dovuto pubblicare niente su internet. Ero molto arrabbiato e gli ho risposto che non avevo pubblicato niente di negativo.

In ogni caso lui mi ha detto che nel caso avessi scritto qualcosa doveva essere solo qualcosa di positivo, che le condizioni igeniche erano perfette, che stiamo bene…



Io gli ho risposto che finche´e´la verita´va tutto bene. Comunque oggi sono stato criticato e insultato.


Questo e´come era l´edificio quando arrivai per la prima volta



Ora e´cosi.

Non riesco proprio a capire perché provo cosi tanta difficoltà a scrivere questo post. Se penso che ero cosi pieno di talento ai tempi della scuola. Riuscivo a scrivere cosi tante belle parole e ora mi rendo conto che il mio sogno di diventare uno scrittore sembra ormai essersi dissolto nella cruda realtà.









continua...)